Passa ai contenuti principali

Mapping dinamico con LINQ to SQL

In questo post vi vorrei mostrare un modo per poter cambiare il mapping di LINQ to SQL in modo da puntare a tabelle differenti ma referenziate allo stesso modo all’interno di un datacontext LINQ to SQL.

Immaginiamo di avere un semplicissimo database (che chiameremo Archivio) con due tabelle assolutamente uguali in struttura:

imageCreiamo la nostra applicazione di prova (una semplice windows form) e aggiungiamo un modello LINQ 2 SQL (file .dbml).

A questo punto trasciniamo (prendendola dalla finestra Server Explorer) una delle due tabelle (ad esempio la Principale) sul nostro design e cambiamo il nome all’entità generata dal designer chiamandola Tabellaimage

Per poter cambiare al volo il mapping del datacontext è necessario ricavare l’xml che descrive il mapping stesso.

Per fare questo possiamo ricorrere all’utility SQLMetal.exe (la stessa che Visual Studio utilizza per generare il dbml) da riga di comando.

Nel nostro caso eseguiamo il seguente comando:

sqlmetal.exe /map:Archivio.map ArchivioDataClasses.dbml /code:Archivio.vb /language:VB

Lo switch /map permette di generare in maniera separata il file di mapping e il file della classe corrispondente:

  1. <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
  2. <Database Name="Archivio" xmlns="http://schemas.microsoft.com/linqtosql/mapping/2007">
  3.   <Table Name="dbo.Principale" Member="Tabellas">
  4.     <Type Name="Tabella">
  5.       <Column Name="Id" Member="Id" Storage="_Id" DbType="Int NOT NULL IDENTITY" IsPrimaryKey="true" IsDbGenerated="true" AutoSync="OnInsert" />
  6.       <Column Name="Descrizione" Member="Descrizione" Storage="_Descrizione" DbType="NVarChar(100) NOT NULL" CanBeNull="false" />
  7.     </Type>
  8.   </Table>
  9.   <Function Name="dbo.GetAllTables" Method="GetAllTables">
  10.     <ElementType Name="GetAllTablesResult">
  11.       <Column Name="NomeTabella" Member="NomeTabella" Storage="_NomeTabella" DbType="VarChar(14) NOT NULL" CanBeNull="false" />
  12.       <Column Name="DescrizioneTabella" Member="DescrizioneTabella" Storage="_DescrizioneTabella" DbType="VarChar(18) NOT NULL" CanBeNull="false" />
  13.     </ElementType>
  14.   </Function>
  15. </Database>

Se apriamo il file VB generato vedremo la presenza delle stesse classi generate dal designer di LINQ 2 SQL ma depurate degli attributi di mapping.

Il nodo <Table>, del precedente XML, riporta il mapping relativo alla tabella Principale. Nel file è presente anche una Stored Procedure che ci servirà per recuperare l’elenco delle tabelle su cui eseguire il mapping dinamico.

Il trucco per poter cambiare il mapping dinamicamente passa proprio da questo xml.

E’ possibile, infatti, creare il datacontext per l’accesso alla banca dati utilizzando il costruttore prevede come argomenti la stringa di connessione e un oggetto di tipo MappingSource. In particolare possiamo utilizzare un XmlMappingSource creato con l’XML di cui sopra opportunamente modificato. Normalmente quando istanziamo il datacontext senza modificare il mapping ma utilizzando quello generato dal designer, lo stesso datacontext utilizza come tipologia di mapping la classe AttributeMappingSource.

Per esemplificare il discorso, creiamo nella nostra applicazione una classe composta di metodi  e proprietà statiche (una classe utility) che ci consente di creare il mapping XML al “volo”.

  1. Public NotInheritable Class ConfigurationData
  2.     Private Sub New()
  3.  
  4.     End Sub
  5.  
  6.     Public Shared ReadOnly Property ConnectionString As String
  7.         Get
  8.             Dim connString = Configuration.ConfigurationManager.ConnectionStrings("LINQ2SQLDynamicMapping.My.MySettings.ArchivioConnectionString")
  9.             If connString Is Nothing Then
  10.                 Return Nothing
  11.             Else
  12.                 Return connString.ConnectionString
  13.             End If
  14.         End Get
  15.     End Property
  16.  
  17.     Public Shared Function GetMapData(ByVal nomeTabella As String) As String
  18.         Dim xml = <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?>
  19.                   <Database Name="Archivio" xmlns="http://schemas.microsoft.com/linqtosql/mapping/2007">
  20.                       <Table Name=<%= nomeTabella %> Member="Tabellas">
  21.                           <Type Name="Tabella">
  22.                               <Column Name="Id" Member="Id" Storage="_Id" DbType="Int NOT NULL IDENTITY" IsPrimaryKey="true" IsDbGenerated="true" AutoSync="OnInsert"/>
  23.                               <Column Name="Descrizione" Member="Descrizione" Storage="_Descrizione" DbType="NVarChar(100) NOT NULL" CanBeNull="false"/>
  24.                           </Type>
  25.                       </Table>
  26.                   </Database>
  27.         Return Xml.ToString()
  28.     End Function
  29.  
  30. End Class

La proprietà ConnectionString è stata creata per incapsulare la lettura del file di configurazione (ci servirà nel costruttore del datacontext) mentre il metodo GetMapData() genera la stringa XML necessaria al mapping (depurata della stored procedure che non ci serve per l’accesso alla tabelle di archivio).

In questo modo possiamo cambiare il mapping utilizzando il seguente pezzo di codice:

  1. Dim connectionString = ConfigurationData.ConnectionString
  2. Dim mappingSource = XmlMappingSource.FromXml(ConfigurationData.GetMapData(nomeTabella))
  3. Using dc As New ArchivioDataContext(connectionString, mappingSource)
  4.     ' Accesso ai dati con il nuovo mapping
  5.     '
  6. End Using

L’applicazione demo riportata in allegato prevede una combo riempita con i dati recuperati dalla stored procedure di cui sopra (e sta a simulare il fatto che tali tabelle potrebbero cambiare nel tempo e che i loro nomi potrebbero arrivare da una fonte esterna), un tasto per recuperare effettivamente i dati e una griglia per la visualizzazione:

imageQuando si preme il pulsante, semplicemente si esegue il codice:

  1. Private Sub btnCaricaDati_Click(ByVal sender As System.Object, ByVal e As System.EventArgs) Handles btnCaricaDati.Click
  2.     Dim nomeTabella = CStr(Me.cmbTabella.SelectedValue)
  3.     Dim connectionString = ConfigurationData.ConnectionString
  4.     Dim mappingSource = XmlMappingSource.FromXml(ConfigurationData.GetMapData(nomeTabella))
  5.     Using dc As New ArchivioDataContext(connectionString, mappingSource)
  6.         Me.dgvDati.AutoGenerateColumns = True
  7.         Me.dgvDati.DataSource = dc.Tabellas
  8.     End Using
  9. End Sub

La classe XMLMappingSource mette a disposizione anche dei metodi per creare il mapping a partire da un URL (che punta all’XML), da uno stream (per esempio leggendolo da un file) oppure da un lettore XML.

Tutto ciò, unito anche al fatto che, potenzialmente, possiamo modificare l’XML a nostro piacimento (aggiungendo colonne, modificando tipi e così via) fa si che si possano implementare scenari decisamente interessanti di accesso ai dati.

Ultima osservazione importante è che se utilizziamo sempre il mapping dinamico e la classe generata dall’SQLMetal, togliendo dal progetto il dbml, otteniamo che le classi che rappresentano i record della tabella sono di tipo POCO, ovvero non hanno nessun riferimento alla sorgente dati.

Commenti

Post popolari in questo blog

VB.NET for Dummies: Gli Eventi

Vorrei iniziare con questo post una serie dedicata ad aspetti di VB.NET di base che possono essere utile a coloro che si avvicinano al mondo .NET e che, in genere, non vengono trattati a livello base. La serie di post non ha la pretesa di essere assolutamente esaustivi sugli argomenti che tratterò In questo primo post parleremo degli eventi. Cosa sono e a cosa servono Un evento è la “notifica” dell’accadimento di qualcosa. Quando, ad esempio, premiamo un bottone della finestra di un’applicazione, dietro le quinte, il bottone stesso “notifica” al mondo circostante che qualcuno, in quell’istante, lo ha premuto. Sta, poi, al mondo circostante preoccuparsi di “intercettare” l’evento stesso per gestirlo (tramite un gestore di evento). Attenzione a non confondere la pressione del tasto con la “notifica” della pressione del tasto: l’evento è la “notifica” dell’accadimento, non l’accadimento stesso. Ma a cosa serve tutto ciò? Utilizzare gli eventi è un modo per disaccoppiare ...

MVP Reconnect …… ovvero quando entri nella “famigghia” resti sempre nella “famigghia”!!!

Ma di che “famigghia” stiamo parlando!!!! Fermi tutti, non si tratta di robe strane o sette segrete o affari malavitosi….stiamo parlando della grande famiglia dei Microsoft MVP. Per chi non sapesse cosa sono i Microsoft MVP, vi consiglio di fare un giro sul sito ufficiale del programma ( link ), ma, volendolo spiegare in pochisime parole, si tratta di un riconoscimento che Microsoft da a persone che si distinguono per il loro impegno, aiutando gli altri ad ottenere il massimo grazie alle tecnologie Microsoft. Si tratta di persone, non dipendenti Microsoft, che mettono la loro passione, il loro tempo, la loro buona volontà per la divulgazione e la condivisione della conoscenza. Non necessariamente (come qualcuno erroneamente sostiene, evidentemente non conoscendo le basi del programma) si tratta di professionisti nel termine letterale del termine ma si tratta comunque di un gruppo di persone che sacrifica un pò del suo tempo (e, a volte, vi assicuro neanche pò!!!) per la sua passione....

Alla scoperta del Kinect: presentazioni e convenevoli

Oggi è arrivato un Kinect nuovo nuovo su cui cominciare a fare sperimentazione ed ho, quindi, deciso di condividere tutto ciò che scopro, le cavolate che faccio e i segreti che scopro con chi mi segue. I post che cercherò di scrivere con frequenza sono post di un neofita che si avvicina all’”Aggeggio” e che quindi sono diretti a chi nulla dell’argomento. Gli esperti troveranno noiosi e banali questi post, ma non si può aver tutto dalla vita. Per cominciare, scartato l’”Aggeggio” ho cominciato a preparare l’ambiente di sviluppo: 1) Visual Studio 2010 Ultimate (che uso normalmente ma che non è necessario in quanto si può sviluppare tranquillamente con la express edition); 2) Kinect SDK, scaricabile all’indirizzo http://research.microsoft.com/en-us/um/redmond/projects/kinectsdk/download.aspx 3) DirectX Software Development Kit scaricabile all’indirizzo http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?displaylang=en&id=6812 A questo punto vi basta connettere il Kinect al...