In un progetto a cui sto lavorando mi è capitato di dover accedere a TFS 2010/2008 utilizzando il DOM messo a disposizione dal Team Explorer.
Abbiamo che fare con un web service che permette di gestire chiamate da una piattaforma non microsoft analizzando il traffico e eseguendo un certo lavoro sui dati ma che, alla fine della fiera, scrive dei workitem all’interno di TFS e non abbiamo scelto di utilizzare la integration platform di TFS.
Lato client, il Team Explore utilizza una serie di cartelle di cache per “cachare” i dati in modo da ottimizzare l’accesso alla piattaforma TFS.
La cartella solitamente utilizzata è nel seguente percorso:
C:\Documents and Settings\Default User\Local Settings\Application Data\Microsoft\Team Foundation\3.0\Cache
In particolare, questa cartella viene creata dal Team Explorer nel momento in cui un utente si connette.
Il problema nasce dal fatto che un servizio web “gira” con un utente che non si connette mai e, quindi, non troverà mai tale cartella.
Per evitare questo problema, in tutti gli oggetti derivati dalla classe TfsConnection (ad esempio TfsConfigurationServer o TfsTeamProjectCollection) si può impostare la proprietà ClientSettingsDirectory che permette di settare la cartella da utilizzare per la cache.
Ovviamente la cartella dovrà avere gli opportuni privilegi in modo che il servizio web possa scrivere all’interno di essa.
La stessa proprietà può essere utilizzata da un servizio Windows o da un client standard a finestra.
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