Passa ai contenuti principali

VB for Dummies: La serializzazione – parte 2

Questo post è la continuazione del precedente post sulla serializzazione.

In particolare vedremo la serializzazione SOAP e quella JSON.

 

Serializzazione SOAP

La serializzazione SOAP è demandata alla classe SOAPFormatter contenuta nel namespace System.Runtime.Serialization.Formatters.Soap contenuto nella libreria omonima.

Il formatter SOAP risale alle primissime versioni del framework e, purtroppo, da un certo punto in poi, pur non essendo stato dichiarato obsoleto, non è stato portato avanti nello sviluppo e non supporta alcuni tipi di dati usatissimi nel mondo .NET quali i generici e i nullable.

Per questo motivo, non possiamo serializzare in formato SOAP (utilizzando il SOAPFormatter) la nostra Fattura (vedi post precedente) poichè questa ha una proprietà di tipo List(Of DettagliFattura) (generico).

 

Serializzazione JSON

Il formato di serializzazione JSON (maggiori info qui) è un formato testuale molto in voga nelle applicazioni AJAX. Si trata di un modo per serializzare oggetti anche complessi con un formato molto compatto e facilmente interoperabile con Javascript che, quindi, si adatta partoicolarmente bene per gli scenari web di tipo AJAX.

La serializzazione JSON può essere eseguita utilizzando la classe DataContractJsonSerializer che nel framework 4.0 è contenuta nel namespace System.Runtime.Serialization.Json all’interno dell’omonimo assembly.

Fate attenzione perchè, se state sviluppando per il framework 3.5 (prima di questo la classe DataContractJsonSerialization non era presente), trovate la classe nello stesso namespace ma l’assembly è System.ServiceModel.Web.

La classe DataContractJsonSerializer prevede, tra i vari metodi, WriteObject e ReadObject che permettono , rispettivamente, di serializzare e deserializzare un’oggetto in formato JSON.

Entrambi i metodi sfruttano uno stream per serializzare l’oggetto. In base alle nostre esigenze tale stream potrebbe essere in memoria (come nell’esempio riportato in seguito), su file o su un canale web (ad esempio come risposta ad una richiesta di un client remoto).

I metodi per la serializzazione e deserializzazione dell’oggetto Fattura sono:

  1. Public Shared Function SerializzaJSON(ByVal fattura As Fattura) As String
  2.     If fattura Is Nothing Then Throw New ArgumentNullException("Fattura")
  3.     Dim strJSON As String = Nothing
  4.     Dim serializer = New DataContractJsonSerializer(GetType(Fattura))
  5.     Using memStream = New MemoryStream()
  6.         serializer.WriteObject(memStream, fattura)
  7.         strJSON = Encoding.Default.GetString(memStream.ToArray())
  8.     End Using
  9.     Return strJSON
  10. End Function
  11.  
  12. Public Shared Function DeserializzaJSON(ByVal strFattura As String) As Fattura
  13.     Dim retObj As Fattura = Nothing
  14.     Dim serializer = New DataContractJsonSerializer(GetType(Fattura))
  15.     Using memStream = New MemoryStream(Encoding.Default.GetBytes(strFattura))
  16.         retObj = CType(serializer.ReadObject(memStream), Fattura)
  17.     End Using
  18.     Return retObj
  19. End Function

Il risultato è il seguente:

image

Osserviamo che, negli esempi, abbiamo utilizzato l’encoding di default per le stringhe. Evidentemente, all’occorrenza, l’encoding può essere quello da noi desiderato.

Se la nostra classe (come accade nella Fattura) è composta da oggetti .NET serializzabili, possiamo utilizzare immediatamente la serializzazione JSON.

In alternativa possiamo decorare la nostra classe (e tutte quelle eventualmente utilizzate come proprietà) con l’attributo Serializable o con l’attributo DataContract.

Nel primo caso è sufficiente decorare le sole classi e la serializzazione JSON avrà le proprietà espresse con il nome dell’attributo privato che viene incapsulato dalle proprietà. Nel caso delle proprietà definite in modo compatto (come accade nella Fattura) il compilatore crea, dietro le quinte un attributo per ogni proprietà con lo stesso nome della proprietà a cui viene anteposto il carattere “_”. In questo caso il JSON risultante vedrà le proprietà espresse con il nome della proprietà preceduta da “_”.

Nel caso dell’attributo DataContract, invece, è necessario decorare anche ogni proprietà con l’attributo DataMember (se una proprietà non viene decorata con DataMember, questa non finisce nella serializzazione).

L’attributo DataMember permette di rinominare la proprietà all’interno del JSON risultante:

  1. <DataMember(Name:="numeroDocumento")>
  2. Public Property NumeroDocumento As String

In questo caso la proprietà, all’interno del JSON, si chiamerà “numeroDocumento” e non “NumeroDocumento”.

Utilizzando DataContract e DataMember possiamo intervenire nel JSON risultante in modo da personalizzare il risultato a nostro piacimento (utile soprattutto quando ci viene dato il tracciato e dobbiamo ricreare la classe).

Serializzazion personalizzata

Solo un accenno alla possibilità di creare una serializzazione custom di oggetti.

Per fare questo, il framework ci mette a disposizione l’interfaccia IFormatter che dispone dei due metodi Serialize e Deserialize che dobbiamo ridefinire implementando la nostra logica di serializzazione/deserializzazione:

Un esempio può essere il seguente:

  1. Imports System.Runtime.Serialization
  2.  
  3. Public Class MioSerializzatore
  4.     Implements IFormatter
  5.  
  6.     Public Property Binder As System.Runtime.Serialization.SerializationBinder Implements System.Runtime.Serialization.IFormatter.Binder
  7.         Get
  8.  
  9.         End Get
  10.         Set(ByVal value As System.Runtime.Serialization.SerializationBinder)
  11.  
  12.         End Set
  13.     End Property
  14.  
  15.     Public Property Context As System.Runtime.Serialization.StreamingContext Implements System.Runtime.Serialization.IFormatter.Context
  16.         Get
  17.  
  18.         End Get
  19.         Set(ByVal value As System.Runtime.Serialization.StreamingContext)
  20.  
  21.         End Set
  22.     End Property
  23.  
  24.     Public Function Deserialize(ByVal serializationStream As System.IO.Stream) As Object Implements System.Runtime.Serialization.IFormatter.Deserialize
  25.         ' qui ci va la logica di deserializzazione
  26.     End Function
  27.  
  28.     Public Sub Serialize(ByVal serializationStream As System.IO.Stream, ByVal graph As Object) Implements System.Runtime.Serialization.IFormatter.Serialize
  29.         ' qui ci va la logica di serializzazione
  30.     End Sub
  31.  
  32.     Public Property SurrogateSelector As System.Runtime.Serialization.ISurrogateSelector Implements System.Runtime.Serialization.IFormatter.SurrogateSelector
  33.         Get
  34.  
  35.         End Get
  36.         Set(ByVal value As System.Runtime.Serialization.ISurrogateSelector)
  37.  
  38.         End Set
  39.     End Property
  40. End Class

Commenti

Post popolari in questo blog

VB.NET for Dummies: Gli Eventi

Vorrei iniziare con questo post una serie dedicata ad aspetti di VB.NET di base che possono essere utile a coloro che si avvicinano al mondo .NET e che, in genere, non vengono trattati a livello base. La serie di post non ha la pretesa di essere assolutamente esaustivi sugli argomenti che tratterò In questo primo post parleremo degli eventi. Cosa sono e a cosa servono Un evento è la “notifica” dell’accadimento di qualcosa. Quando, ad esempio, premiamo un bottone della finestra di un’applicazione, dietro le quinte, il bottone stesso “notifica” al mondo circostante che qualcuno, in quell’istante, lo ha premuto. Sta, poi, al mondo circostante preoccuparsi di “intercettare” l’evento stesso per gestirlo (tramite un gestore di evento). Attenzione a non confondere la pressione del tasto con la “notifica” della pressione del tasto: l’evento è la “notifica” dell’accadimento, non l’accadimento stesso. Ma a cosa serve tutto ciò? Utilizzare gli eventi è un modo per disaccoppiare ...

VB.NET: SplashScreen con effetto fade-in

In questo post vorrei proporvi un modo per realizzare una splash screen per le nostre applicazioni Windows Form che appare progressivamente con un effetto fade. Supponiamo di avere il nostro progetto VB.NET in una soluzione Visual Studio 2008 in cui abbiamo il sorgente della nostra applicazione Windows Form. Inseriamo una splash screen utilizzando il menù Progetto->Aggiungi Nuovo Elemento e selezionando il tipo di elemento “Schermata Iniziale” A questo punto Visual Studio creerà, automaticamente, la schermata iniziale che possiamo personalizzare graficamente come vogliamo. Per poter fare in modo che questa finestra appaia nel momento in cui avviamo l’applicazione, è necessario aprire le proprietà del progetto e impostare la maschera di avvio: In questo modo, all’avvio dell’applicazione, la schermata appare immediatamente e scompare un attimo prima della visualizzazione della finestra dell’applicazione. Possiamo far apparire la schermata iniziale con un ef...

Alla scoperta del Kinect: presentazioni e convenevoli

Oggi è arrivato un Kinect nuovo nuovo su cui cominciare a fare sperimentazione ed ho, quindi, deciso di condividere tutto ciò che scopro, le cavolate che faccio e i segreti che scopro con chi mi segue. I post che cercherò di scrivere con frequenza sono post di un neofita che si avvicina all’”Aggeggio” e che quindi sono diretti a chi nulla dell’argomento. Gli esperti troveranno noiosi e banali questi post, ma non si può aver tutto dalla vita. Per cominciare, scartato l’”Aggeggio” ho cominciato a preparare l’ambiente di sviluppo: 1) Visual Studio 2010 Ultimate (che uso normalmente ma che non è necessario in quanto si può sviluppare tranquillamente con la express edition); 2) Kinect SDK, scaricabile all’indirizzo http://research.microsoft.com/en-us/um/redmond/projects/kinectsdk/download.aspx 3) DirectX Software Development Kit scaricabile all’indirizzo http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?displaylang=en&id=6812 A questo punto vi basta connettere il Kinect al...